Il rinvenimento dell’Iseo
Scavi successivi condotti nel 1975-77 portarono alla luce alcune strutture, collocate intorno a un cortile trapezoidale; l’edificio settentrionale è stato interpretato come impianto termale della fine del II secolo d.C., mentre nel complesso meridionale si è riconosciuto il santuario di Iside Pharia, divinità egizia che in età ellenistica divenne protettrice dei naviganti.
Il santuario di Iside o Iseo Portuense era già noto da alcune iscrizioni poste dai fedeli, relative soprattutto agli ultimi restauri condotti nel 375-378 d.C., pochi anni prima della soppressione dei culti pagani da parte dell’imperatore Teodosio (380 d.C.). L’identificazione del tempio è avvenuta grazie al ritrovamento di una grande statua in marmo bigio antico, raffigurante un personaggio femminile panneggiato accompagnato da un serpente; la statua raffigurava certamente Iside con il serpente Agathodaimon (“genio benevolo”) ed è attualmente conservata al Museo Ostiense, presso gli scavi di Ostia Antica.
L’area archeologica non è al momento visitabile.