La Domus degli Augustales

Nel settore sud-occidentale del Foro sorge la cosiddetta Domus degli Augustales, edificio legato al culto della dinastia giulio-claudia. L’aula rettangolare, con abside poi chiusa e pareti scandite da nicchie, era decorata da intonaci policromi e marmi. Lo scavo ha restituito numerose statue della famiglia imperiale, tra cui Claudio, Livia, Druso Maggiore, Germanico e Antonia Minor. Due basi votive ricordano Aulo Vicirio Proculo, esponente della potente famiglia locale dei Vicirii, sostenitrice della politica imperiale.
Sul lato meridionale del Foro si trova un tempietto italico su basso podio, in antis, con due colonne frontali e un altare antistante. Datato all’età claudia, potrebbe essere dedicato al divo Augusto ed è inserito in un’area sacra rettangolare con peribolo porticato. A una fase tarda appartiene una piccola tomba infantile.

Accanto al tempietto si apre la Domus dei mosaici, abitazione d’età tardo-repubblicana poi ampliata. Si articola in vestibolo, atrio con impluvium, alae e tablinum decorato da un mosaico geometrico. Sul retro si estende il peristilio affacciato sulla vallata, concluso da una cisterna. In età tiberiano-claudia fu aggiunto un settore termale con frigidarium, tepidarium, calidarium e laconicum. Pavimenti a mosaico, opus sectile e mattoni bipedali testimoniano il lusso della residenza, da cui provengono ritratti marmorei di Agrippina Maggiore, Tiberio e Druso Minore. Tra III e IV secolo l’edificio ospitò un’officina di fabbro, favorita dall’impianto idrico preesistente.

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