Rete viaria e Centuriazione

La colonia romana di Cosa fu progettata secondo il rigoroso sistema della centuriazione, metodo utilizzato per suddividere i territori agricoli in unità regolari e allo stesso tempo per definire la griglia urbana. Due assi principali dominavano la pianta della città: il Decumanus Maximus, orientato est-ovest, e il Cardo Maximus, orientato nord-sud. Da questi si sviluppava una rete di strade minori parallele e perpendicolari che suddividevano l’impianto urbano in insulae, gli isolati edificabili tipici delle città romane. Nelle colonie più organizzate, come Cosa, le insulae presentavano dimensioni standardizzate, spesso attorno ai 35 × 70 metri, riflettendo la precisione della pianificazione.

Tra le vie più importanti spiccava la Via Sacra, percorso cerimoniale che collegava il Foro all’Arce, sottolineando il rapporto tra la sfera civile e quella religiosa. Le strade principali potevano essere in terra battuta, ma nei punti maggiormente trafficati presentavano il caratteristico basolato romano composto da grandi lastre di pietra, resistente e pratico. Il sistema viario non solo garantiva la funzionalità quotidiana, ma contribuiva a esprimere il modello ideale romano di ordine, razionalità e controllo del territorio. L’impianto di Cosa, ancora leggibile in molti tratti, rappresenta uno degli esempi più chiari di progettazione urbana coloniale dell’Italia repubblicana.

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