La Necropoli di Cosa, custode della memoria dell’antica comunità, conserva il raffinato corredo funebre della cosiddetta “Celiaca”, una giovane donna di alto rango sepolta con oggetti di notevole pregio. Ceramiche finemente modellate, gioielli in oro e ornamenti di grande perizia artigianale compongono un insieme che riflette il gusto, la ricchezza e le pratiche funerarie della società romana.
Le analisi genetiche sullo scheletro hanno rivelato la presenza della celiachia, uno dei casi più antichi finora documentati, da cui deriva il soprannome attribuitole dagli studiosi. Sulla placca dentaria sono state inoltre individuate tracce di curcuma e ginseng, indizio dell’uso di rimedi erboristici nell’antica Roma.
Questo eccezionale corredo non solo restituisce il ritratto di una giovane appartenente a un contesto privilegiato, ma offre una testimonianza preziosa delle credenze religiose e delle consuetudini funerarie di Cosa, contribuendo a comprendere più a fondo la storia e l’identità culturale della città romana.
Immagini del corredo funebre
Manufatti in ceramica, vasi di grandi e medie dimensioni, recipienti più piccoli, una coppa a calice, frammenti di iscrizioni in pietra e gioielli. Questi oggetti fanno parte del corredo ritrovato nella tomba della Celiaca, risalente all’epoca romana.