Con il nome di “Piccolo Mercato” si indica un edificio originariamente adibito a deposito di merci, che sorge a nord-ovest del Foro, in prossimità della banchina fluviale e a ridosso di uno dei tratti meglio conservati delle mura del castrum repubblicano. Costruito nel 119-120 d.C. e restaurato alla fine del II secolo d.C., è parte di un più ampio complesso di magazzini, realizzato sulla base di un piano regolatore definito in età adrianea, che comprende a nord il Caseggiato dei Misuratori di Grano e a ovest gli Horrea Epagathiana e i magazzini granari adiacenti.

Ingresso del Piccolo Mercato

Accessibile a nord, sul lato rivolto verso il Tevere, è affacciato su Via dei Misuratori di Grano con un profondo portico di piloni laterizi, antistante a una fila di botteghe di profondità decrescente per adattarsi allo spazio trapezoidale compreso tra la strada e l’edificio, non allineati; un altro ingresso, inquadrato come il principale da lesene e frontone in laterizio, si apre a sud verso il lato posteriore del Capitolium. L’edificio si dispone intorno a due vasti cortili porticati, separati da un passaggio centrale coperto. Sia i cortili sia i portici avevano un pavimento in opus spicatum. Nel cortile si vedono resti delle grondaie in tufo.

Sui lati ovest, sud e nord si distribuiscono 28 celle, che presentano dimensioni più ampie sui lati est e ovest, mentre quelle del lato sud, appoggiate al muro del castrum, sono più strette e allungate. Come mostrano le soglie, gli ingressi alle celle erano chiusi da porte a doppio battente; al di sopra delle porte si trovavano delle finestre quadrate che, associate a quelle che si aprivano sul lato di fondo, assicuravano una perfetta ventilazione degli ambienti, alti 7 m e coperti da volte a botte.

All’angolo nord-occidentale e all’angolo sud-orientale si trovavano rampe che permettevano di accedere al piano superiore, raddoppiando lo spazio a disposizione. Nella parte sud-ovest del portico si trova il rilievo di un serpente (oggi rimpiazzato da una copia), con tracce di sovradipintura in rosso, che rappresenta una sorta di “genius loci”.

Rilievo fittile con serpente