I Parchi archeologici della Maremma alla XXVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico. L’Istituto autonomo del Ministero della Cultura presente per la prima volta al Salone espositivo di Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre.
È un vero e proprio debutto quello dei Parchi archeologici della Maremma, che dal 30 ottobre al 2 novembre 2025 saranno presenti per la prima volta, con un proprio stand dedicato, negli spazi del Salone espositivo della XXVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum. Una partecipazione indispensabile che diventa non soltanto il momento più opportuno per esporre al meglio al pubblico di operatori del settore il valore e le potenzialità del patrimonio storico-culturale dei tre diversi siti di Cosa, Roselle e Vetulonia, nella provincia di Grosseto, raccolti sotto l’unica realtà dei Parchi archeologici della Maremma, ma che si trasforma anche nell’occasione di illustrare punto per punto le varie e importanti iniziative avviate dall’Istituto autonomo del Ministero della Cultura sin dalla sua creazione nel 2024, e soprattutto i numerosi e stimolanti progetti futuri. A cominciare dal superamento delle sfide poste dall’eterogeneità di natura, epoca e appartenenza dei resti delle diverse aree archeologiche, ostacolo che non ha comunque impedito ai Parchi la creazione di una propria identità visiva unitaria e riconoscibile, messa a punto con la società digitale Amaranto, ideatrice di un nuovo logo, capace di sottolineare anche a livello grafico la coerenza dell’Istituto, il suo indissolubile legame col territorio maremmano e rispettare al tempo stesso tutte le peculiarità dei singoli siti di Cosa, Roselle e Vetulonia.
E poi ancora la recente inaugurazione e gestione di nuovi spazi, come l’Info Point di Roselle, costruito appositamente alle porte del sito archeologico in modo da assumere la molteplice funzione di luogo polivalente, divenendo al contempo punto di accoglienza, sala conferenze, desk per la comunicazione delle informazioni sulle attività dei Parchi e sull’affascinante patrimonio che custodiscono. Senza dimenticare la variegata offerta didattica elaborata dall’Istituto, studiata per approfondire la storia delle civiltà etrusca e romana con laboratori e percorsi creati ad hoc per scuole e famiglie, le frequenti e più tradizionali attività di richiamo di un pubblico di appassionati come visite guidate, escursioni, spettacoli teatrali, collaborazioni di vario tipo con realtà ed enti locali, che testimoniano la vivacità di iniziative nel territorio nel quale i Parchi operano e in cui si inseriscono tra i protagonisti più attivi. “È un onore poter essere presenti in questi giorni alla XXVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum” afferma il Direttore dei Parchi archeologici della Maremma Leonardo Bochicchio “per promuovere e divulgare le tante attività già in corso dallo scorso anno e soprattutto le prossime iniziative dei Parchi, testimoni di una storia millenaria del territorio, che si concentra nei tre siti archeologici di Cosa, Roselle e Vetulonia intorno a straordinarie testimonianze del passato etrusco e romano della Maremma”. Questi sono i Parchi archeologici della Maremma, un intreccio armonico fra resti di antiche civiltà e natura mozzafiato, fra tradizione e innovazione, luoghi che incantano e sorprendono perché in grado di trasformare l’emozionante eredità culturale del passato in uno sguardo costante al futuro, in una terra di contrasti e meraviglie.